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Immagine del redattoreCarlotta Bonura

Venezia, 27 luglio 2022

Io tanto tempo senza scrivere non ci posso stare. Dopo qualche mese che non scrivo iniziano ad accumularsi cose nella mia testa, come quando spuntano le notifiche sul cellulare o le richieste di aggiornamento sul computer. La testa vorrebbe che io la svuotassi, scrivendo le parole che scorrono come fiumi in piena, ma io rimando, presa da chissà quali incombenze del quotidiano. Spesso devo dire mi mancano le parole o me ne vergogno. Quando ritengo che i pensieri siano tropo semplici, troppo brevi o troppo futili per essere degni del piacere della scrittura, li metto in un cassetto del cervello. Non comprendo in quel momento il peso che quelle parole non scritte avranno nella mia testa per i mesi successivi. Finché, nuovamente vinta dalla necessità di fare spazio, infine mi siedo, con un taccuino e una penna o con il portatile e inizio a buttare giù delle bozze. Ogni volta mi dico, ‘potevi dedicartici prima’, ma poi gli eventi si succedono sempre allo stesso modo. E quindi adesso, a un minuto di tempo rimastomi per spegnere il forno senza bruciare il pesce (unico compito datomi da mio fratello) me ne sto seduta in cucina e in tutta fretta schiaccio i tasti del computer, freneticamente. Ho paura che mi sfuggano, i pensieri e le parole..

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